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Corona in procura: è il giorno della verità

Potenza - Eccolo. E’ arrivato il giorno della verità. Fabrizio Corona si prepara a parlare. Maglia nera e barba lunga, il fotografo è arrivato stamattina a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria al palazzo di giustizia di Potenza insieme al suo avvocato Francesco Strano Tragliareni. E’ cominciata da pochi minuti nell’aula Croce l’udienza del tribunale del riesame che deciderà se convalidare il fermo per Corona, in carcere dal 12 marzo, oppure accettare l’istanza di scarcerazione presentata dai legali del manager-fotografo. Ma "abbiamo elementi importanti, siamo sereni e fiduciosi", ha dichiarato Tagliareni.

Il memoriale di difesa Fabrizio Corona ha preparato un memoriale in carcere e ha riferito al suo avvocato di aver avuto molto tempo per riflettere e di unirsi nuovamente alla moglie Nina Moric, che lo ha incontrato in segreto la scorsa settimana. I legali Francesco e Giuseppe Strano Tagliareni punteranno a dimostrare la non competenza territoriale di Potenza, per trasferire gli atti in altre procure.

L’inchiesta Fabrizio Corona sarebbe il protagonista assoluto di un'associazione a delinquere finalizzata all'estorsione e allo sfruttamento della prostituzione e l'effettivo organizzatore delle attività. L'inchiesta, coordinata dal pm Henry John Woodcock, è incentrata su presunti ricatti e sul reclutamento di “ragazze immagine”. Nell'ordinanza di arresto a Corona vengono contestate le estorsioni ai danni dei calciatori Totti, Gilardino, Coco, Trezeguet e a Barbara Berlusconi. Non gli vengono contestate le accuse relative al terzo troncone dell'inchiesta, l'uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, su cui nel frattempo si stanno concentrando le indagini della procura di Milano nell'inchiesta parallela del pm Frank Di Maio.

Tratto da "Il Giornale"

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:59 AM,

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